Riprendo questo interessante post di Rosellina970 su Bella Ciao.
Da qualche tempo va di moda in certi ambienti della sinistra per bene , quella invitata a tavola dalla destra, per intenderci, fare a gara a smorzare, modificare svendere l’antifascismo in modo che diventi un otpional, un accessorio demodè, che perda il suo profilo costituzionale. Ricordo Sansonetti ed Armeni tempo fà parlare a favore di Blocco Studentesco e del loro diritto di manifestare a Roma. Insomma la fiera della ipocrisia. ( Del resto la mignottocrazia va a braccetto con il fascismo )Il 25 aprile tutti, o quasi, parlano dell’ Antifascismo come base imprenscindibile per ogni futuro ordinamento sociale e politico. In pratica, tutto questo si riduce a pura retorica. Innumerevoli fatti e circostanze nella vita di tutti i giorni sono la prova di quanta ipocrisia e falsità si nasconda all’interno di tanta parte di questa sinistra “celebrativa”. L’ultimo fatto che evidenzia questa sporcizia non solo morale, si sta verificando in Puglia, dove l’Ente regionale e il comune di Bari stanno patrocinando una iniziativa di Casa Pound tesa a presentare un libro di Domenico Di Tullio: ’’Nessun dolore, una storia di CasaPound’”. A tale evento, che si svolgerà il 29 Aprile a Bari, ha assicurata la sua presenza anche Pierluigi Introna, un consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Liberta.
Come si vede anche il “profeta” della nuova sinistra, il “narratore” del nulla, Vendola, non si differenzia per niente, anzi, è perfettamente integrato e rappresenta la punta più avanzata di quell’accozzaglia politica che vorrebbe scalzare Berlusconi e sconfiggere le destre includendole nel proprio armamentario culturale, iniziando anch’egli una storia inventata, una narrazione creata sulle menzogne. Chi come me ha seppellito in poco tempo amici e compagni come Walter Rossi, Valerio Verbano e Francesco Lo Russo e poi ha visto pian piano i valori ed i principi delle bestie che li hanno uccisi divenire valori comuni dentro la società e nel governo del paese non puo’ che ritenere sempre valida la storia della rana e dell’acqua bollente
Adelante
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